Città dei Quindici Minuti: modello urbanistico o complotto liberticida?

Possiamo definire la Città del 15 Minuti sia una conquista dell’urbanistica che una reazione totalitaria da incubo, dipende dai punti di vista. Il concetto, che si deve a un professore della Sorbona, propone quartieri autosufficienti dove si abita si lavora si consumano beni e servizi, tutto entro un raggio di spostamento di un quarto d’ora…

Le città sono vive e vegete anche dopo il Covid-19. Perché per qualcuno sono «morte» da decenni?

Dal momento in cui sono emersi i primissimi casi di coronavirus nella zona di Seattle devastando poi New York City, sono ricominciate le fosche millenarie previsioni sul futuro della città. Fine della densità. A seguire un esodo verso il suburbio e i piccoli centri. Obsolescenza del trasporto pubblico. Il fascino del giardino privato e del…

Io: Cyborg Precario di Intelligenza Artificiale Immobiliare

La signora al colloquio era una vivacissima laureata in Lettere. Con esperienze commerciali in campo editoriale librario. «La sua formazione umanistica è ideale per questo lavoro» mi spiegava. E il lavoro era in una compagnia impegnata a sviluppare intelligenza artificiale orientata al mercato immobiliare. Avevano un prodotto chiamato Brenda, AI interattiva in grado di rispondere…

Logistica, commercio urbano, valori immobiliari

La gerarchia dei valori di spazio, intesa ovviamente come valori di scambio e non d’uso, cambia man mano si evolvono funzioni, possibilità tecniche, gusti. E accade così che su cicli più o meno dilatati nel tempo una determinata qualità edilizia, o contesto complesso di zona o quartiere, attraversi radicali trasformazioni fisiche o di uso o…

Mobilità dolce e lavoro metropolitano

Spesso i teorici della città terzo millennio ribadiscono come il futuro delle economie locali stia nella conoscenza, meglio ancora se nella conoscenza di secondo grado, quella che produce idee in grado di riprodursi in idee di gerarchia inferiore, e così via. Forse è anche giusto rispondere così alle indirette aggressioni dei tradizionalisti dello sviluppo che…

Le vere prospettive per l’auto del futuro

Lo diceva anche Albert Einstein, tutto sommato piuttosto portato alle teorie, che il rapporto fra congetture e verifiche è assai più intricato di quanto non si pensi di solito noialtri semplicioni. Soprattutto quando il semplicionismo non è tutto farina del nostro sacco, ma ampiamente indotto dalla disinformazione pilotata. Pensiamo alla cosiddetta driverless-car: da tempo si…

Il villaggio urbano senza lo scemo del villaggio

Ogni tanto da qualche parte si lanciano e rilanciano varie campagne sul telelavoro, il coworking, condivisioni varie, i nuovi formati edilizi e le potenzialità della smart city, ma pare che nessuno osi mai neppure sfiorare il totem feticcio della religione immobiliare: il valore assoluto e sacro dello spazio fisico, del metro cubo su metro quadro…